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martedì 10 settembre 2013

Dal low cost al superpotente con l'accesso tramite impronta, ecco i nuovi iPhone

Reuters

Una presentazione che è stato un esame di maturità per Tim Cook. L'Apple guidata da due anni dal successore di Steve Jobs ha da dimostrare in quale direzione sta andando. E i due apparecchi telefonici presentati non sorprendono (tanto che il titolo in Borsa perde fino a tre punti percentuali per tutta la presentazione seguita live via internet) ma in realtà portano con loro un'ondata di novità che fa ben sperare gli investitori sul futuro dell'azienda.
Il conflitto principale è con Google (Android) e quindi Samsung, che guida il mercato per volumi, ma anche con Microsoft che, dopo l'annunciata fusione con Nokia, punta alla rimonta. E Apple, cioè Tim Cook, aveva l'obbligo di stupire e lasciare tutti indietro. La squadra di Apple c'è riuscita solo a metà. Il livello di qualità nei nuovi prodotti è talmente elevato da risultare quasi banale vedere come avviene il ciclo produttivo dell'iPhone 5C, design in policarbonato rinforzato da uno scheletro in alluminio e cinque colori (blu, bianco, rosa, giallo e verde, con cover colorate che sembrano sandali della Crocs), che arriverà il 20 settembre assieme al 5S in una decina di paesi tra i quali non c'è l'Italia. Noi dovremo aspettare sino a dicembre, per cifre ancora non annunciate ma che probabilmente si aggireranno tra i 400 e i 450 euro per il modello base del 5C, e i 750 per il 5S.
Questo secondo apparecchio, adesso in tre colori (oro, argento e "grigio spazio") ha un nuovo processore A7 e un secondo processore M7 per sincronizzare tutte le informazioni sul movimento, più una fotocamera sempre più potente e sensibile alla luce, capace di scatti multipli e di correzioni velocissime dell'immagine inquadrata, e soprattutto un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali che, per quanto già annunciato dai rumors (come tutte le altre novità di questa presentazione) è tuttavia apparso l'unico punto veramente alto, l'uovo di Colombo della presentazione.
La soluzione Touch ID permette di sbloccare il telefono con la punta del dito. E permette anche di autorizzare i pagamenti su Apple Store per musica, app, film e telefilm. La sorpresa è questa: Apple apre la via a un nuovo mondo, più sicuro e con meno password, per le transazioni internet. E visto che poi Apple sta realizzando un sistema, chiamato "portachiavi icloud", che permette di collegare tutte le identità digitali e i sistemi di pagamento registrati sui siti (carte di credito, paypal), la conclusione è semplice: in futuro Apple probabilmente estenderà questo sistema di autenticazione "primario" a carte di credito e altri strumenti di pagamento. Questa sarebbe una vera rivoluzione per il modo di pagare in rete e permetterà all'azienda di Tim Cook di tornare ad avere un ruolo centrale in futuro. Altrimenti, il rischio è di farsi sorprendere sul serio da Samsung e Nokia, spalleggiate da Google e Microsoft.

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